David Cooper
David Cooper (Città del Capo, 1931 – Parigi, 29 luglio 1986) è stato uno psichiatra sudafricano teorico e leader del movimento per l'anti-psichiatria, insieme a Ronald Laing, Thomas Szasz e Michel Foucault. È considerato uno degli esponenti più radicali del movimento antiistituzionale, negatore del manicomio e in alcuni suoi testi persino della malattia mentale.
Si è laureato presso l'Università di Città del Capo nel 1955 e si è trasferito poi a Londra, dove ha lavorato in numerosi ospedali e ha diretto un'unità sperimentale per giovani schizofrenici chiamata “Villa 21”.
David Cooper è noto per aver preso parte al cosiddetto progetto Kingsley Hall, cioè una delle prime comunità terapeutiche nel Regno Unito, su iniziativa soprattutto di Ronald Laing. In origine si trattava di un centro dedicato a varie attività educative e sociali. Persino Gandhi vi trascorse un periodo della sua vita, così come molti degli “scioperanti della fame” nel 1935.
A Kingsley Hall i pazienti vivevano insieme agli psichiatri. Le regole di convivenza venivano concordate tra gli abitanti dell’edificio, ma nessuno di loro era tenuto a rispettarle rigorosamente. Piuttosto, tutti venivano incoraggiati a vivere la propria condizione liberamente, dando sfogo ai propri sentimenti e alle proprie emozioni. Quelli che stavano meglio aiutavano chi si sentiva peggio. Si trattava di una comunità aperta, rispettosa e premurosa.
Nell’agosto 1975 Cooper ha partecipato assieme ai degenti dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste alla gita aerea organizzata da Franco Basaglia sopra Ronchi dei Legionari, Grado e Trieste. Nel settembre 1977 tornò a Trieste per l’importante rassegna antipsichiatrica “Réseau internazionale di alternativa alla psichiatria”.