Differenze tra le versioni di "Emancipazione"
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− | Con il termine emancipazione si intende il processo attraverso cui il singolo si libera da una situazione di oppressione o soggezione, una situazione subalterna e ottiene il proprio riconoscimento. I processi di emancipazione hanno dimensioni individuali e collettive e storicamente sono stati segnati da grandi movimenti sociali a partire dalla modernità. La [[Legge 180]] segna un cambiamento radicale rispetto al passato per quanto riguarda le rivendicazioni, ormai riconosciute come veri e propri diritti, delle persone che vivono il disturbo mentale. I bisogni di emancipazione sono tutelati per legge attraverso gli strumenti messi in atto dai servizi sul territorio: borse lavoro e contatti con le cooperative sociali per l’inserimento lavorativo, facilitazioni per l’accesso all’edilizia pubblica e popolare, gruppi terapeutici e percorsi psicoterapici individuali per quanto riguarda la dimensione affettiva e di socialità. | + | Con il termine emancipazione si intende il processo attraverso cui il singolo si libera da una situazione di oppressione o soggezione, una situazione subalterna e ottiene il proprio riconoscimento. I processi di emancipazione hanno dimensioni individuali e collettive e storicamente sono stati segnati da grandi movimenti sociali a partire dalla modernità. La [[Legge 13 maggio 1978, n. 180 "Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori"|Legge 180]] segna un cambiamento radicale rispetto al passato per quanto riguarda le rivendicazioni, ormai riconosciute come veri e propri diritti, delle persone che vivono il disturbo mentale. I bisogni di emancipazione sono tutelati per legge attraverso gli strumenti messi in atto dai servizi sul territorio: borse lavoro e contatti con le cooperative sociali per l’inserimento lavorativo, facilitazioni per l’accesso all’edilizia pubblica e popolare, gruppi terapeutici e percorsi psicoterapici individuali per quanto riguarda la dimensione affettiva e di socialità. |
Storicamente l’emancipazione nasce come concetto in età moderna, soprattutto a partire dalla Rivoluzione Francese con l’affermazione della borghesia. Parallelamente ha il suo fondamento nel continente nordamericano con l’affermarsi delle colonie sulla madrepatria e poi con le rivendicazioni degli schiavi di colore che verranno, solo dopo molto tempo, riconosciute per legge. A partire dalla seconda metà dell’800 si sviluppano le lotte della neonata classe operaia che porteranno al riconoscimento dei loro diritti civili (diritto di voto), economici (riconoscimento di un salario degno) e politici (rivendicazioni sindacali). | Storicamente l’emancipazione nasce come concetto in età moderna, soprattutto a partire dalla Rivoluzione Francese con l’affermazione della borghesia. Parallelamente ha il suo fondamento nel continente nordamericano con l’affermarsi delle colonie sulla madrepatria e poi con le rivendicazioni degli schiavi di colore che verranno, solo dopo molto tempo, riconosciute per legge. A partire dalla seconda metà dell’800 si sviluppano le lotte della neonata classe operaia che porteranno al riconoscimento dei loro diritti civili (diritto di voto), economici (riconoscimento di un salario degno) e politici (rivendicazioni sindacali). |
Versione delle 09:03, 18 ott 2022
Con il termine emancipazione si intende il processo attraverso cui il singolo si libera da una situazione di oppressione o soggezione, una situazione subalterna e ottiene il proprio riconoscimento. I processi di emancipazione hanno dimensioni individuali e collettive e storicamente sono stati segnati da grandi movimenti sociali a partire dalla modernità. La Legge 180 segna un cambiamento radicale rispetto al passato per quanto riguarda le rivendicazioni, ormai riconosciute come veri e propri diritti, delle persone che vivono il disturbo mentale. I bisogni di emancipazione sono tutelati per legge attraverso gli strumenti messi in atto dai servizi sul territorio: borse lavoro e contatti con le cooperative sociali per l’inserimento lavorativo, facilitazioni per l’accesso all’edilizia pubblica e popolare, gruppi terapeutici e percorsi psicoterapici individuali per quanto riguarda la dimensione affettiva e di socialità.
Storicamente l’emancipazione nasce come concetto in età moderna, soprattutto a partire dalla Rivoluzione Francese con l’affermazione della borghesia. Parallelamente ha il suo fondamento nel continente nordamericano con l’affermarsi delle colonie sulla madrepatria e poi con le rivendicazioni degli schiavi di colore che verranno, solo dopo molto tempo, riconosciute per legge. A partire dalla seconda metà dell’800 si sviluppano le lotte della neonata classe operaia che porteranno al riconoscimento dei loro diritti civili (diritto di voto), economici (riconoscimento di un salario degno) e politici (rivendicazioni sindacali). I movimenti per il riconoscimento del diritto di voto alle donne nascono nel Regno Unito nel 1869 con le cosiddette “suffragette”, ma solo a partire dal XX secolo esso viene riconosciuto per legge. Nel corso del Novecento l’attività dei sindacati è ormai normata dal codice civile e a livello politico i movimenti di sinistra fioriscono con l’affermarsi dei grandi partiti socialisti e comunisti. Le rivendicazioni femminili portano una presenza di donne negli organi politici, nel settore pubblico e nel privato. Nel continente nordamericano le lotte dei movimenti neri segnano profondamente la cultura americana. Il Novecento è segnato inoltre dalla lotta per la decolonizzazione che porta alla nascita dei moderni Stati africani e alle rivendicazioni per i diritti delle persone omosessuali.
Per quanto riguarda il percorso basagliano il concetto di emancipazione si misura in questo quadro di attenzione ai diritti delle persone e della diversità come valore. Il concetto di emancipazione, come si è già detto, ha un ruolo molto importante perché sono proprio i servizi sul territorio a voler tutelare la dimensione dei bisogni di autonomia e indipendenza della persona svantaggiata attraverso facilitazioni nell’accesso alla casa, nell’inserimento lavorativo e nella vita sociale. Nel campo della salute mentale l’emancipazione economica gioca un ruolo fondamentale come primo passo verso l’indipendenza dal nucleo familiare. La situazione economica e la precarietà del lavoro impediscono a molti giovani di avere una loro autonomia. Avere una casa propria comporta l’acquisizione di responsabilità.
A Trieste il servizio di facilitazione per l’accesso alla casa viene svolto dal SAR (Servizio di Abilitazione Residenze), in via de Pastrovich 1 al Padiglione M dell’ex OPP. Per quanto riguarda l’emancipazione economica dal nucleo familiare, i servizi sul territorio sono impegnati ad aiutare gli utenti con borse lavoro, budget di salute e attraverso i contatti con gli enti di formazione convenzionati e le cooperative sociali. Esiste poi un processo di emancipazione personale legato ai percorsi di aiuto e supporto psicologico. Lo sviluppo e la pratica delle abilità legate all’emancipazione ha una diretta conseguenza sull’autostima. Questa non si costruisce solo sulla base di belle parole e pensieri, ma attraverso il miglioramento personale e il raggiungimento di obiettivi. Assumendosi le responsabilità, l’immagine di sé migliora; il giovane inizia a percepirsi come capace e autonomo, determinato e diligente, il che aumenta la sua fiducia. Pertanto, l’incapacità di raggiungere questo risultato può causare alti livelli di frustrazione e sensazione di fallimento. Al contrario, fare questo passo aumenta la sensazione di realizzazione e apre le porte a futuri progetti individuali. I Centri di Salute Mentale attivano per gli assistiti iniziative di vario genere per favorire la loro socialità e la loro intersoggettività, quali gruppi terapeutici di ascolto e mutuo aiuto.