L'ecologia
Con il termine “ecologia” il filosofo francese Felix Guattari (1930-1992) intendeva la rivisitazione di tutta una serie di pratiche (sociali, politiche, ecc.) che nella società contemporanea si sono deteriorate o lese a causa dell’avanzare del capitalismo, dei mass-media, della società consumista e della globalizzazione.
Ecologia a livello urbanistico vuol dire rifiutare tutte quelle realtà lesive degli autentici rapporti umani e delle relazioni, e di conseguenza tutti quegli spazi degradati (quartieri, scuole, edifici pubblici) dove l’uomo è ridotto a pura funzione, ad oggetto inserito nei modi di produzione, dove vengono negate la sua soggettività, autenticità ed essenza originale e creativa.
Ecologia a livello economico vuol dire combattere l’alienazione e l’emarginazione alimentati dal “turbocapitalismo” e da tutti i meccanismi di negazione della libertà e istituzionalizzazione delle gerarchie borghesi. Si tratta di una lotta ecologica all' oppressione di una classe sull' altra, una messa in discussione dei paradigmi capitalistici che regolano la società nel suo complesso.
A livello politico significa rifiutare le logiche giuridiche illiberali e autoritarie e ricercare invece principi improntati alla solidarietà e mutualità, significa risolvere le contraddizioni dannose del capitalismo e rivendicare i diritti negati nel sistema capitalista.
Nell'esperienza basagliana la concezione di ecologia ha trovato ampio spazio. Anche all’interno del Parco Culturale di San Giovanni è stato necessario rompere con l'istituzione psichiatrica in termini politici, urbanistici ed economici, in quanto il manicomio è considerato il luogo fisico e l’organo politico della repressione del soggetto escluso dalla società e privato dei suoi diritti.