Differenze tra le versioni di "Settore francese"

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Per Settore, in Francia, ci si riferisce al processo politico-amministrativo di riorganizzazione dei servizi di assistenza socio-sanitaria su chiave territoriale attuato nel paese transalpino con la Legge sul decentramento del 1982.
 
Per Settore, in Francia, ci si riferisce al processo politico-amministrativo di riorganizzazione dei servizi di assistenza socio-sanitaria su chiave territoriale attuato nel paese transalpino con la Legge sul decentramento del 1982.
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Grazie a tale legge è stata incoraggiata l’iniziativa locale e la pianificazione del territorio, e di conseguenza l’appoggio dello Stato a progetti locali, decentrati, che presuppongono la mobilitazione degli interlocutori coinvolti sul campo, con i quali lo Stato centrale francese stipula una sorta di contratto. In Francia il decentramento ha portato ad un rinnovamento e miglioramento della vita dei quartieri, della qualità degli “habitat” urbani e delle relazioni umane fra le persone residenti in un determinato territorio.
 
Grazie a tale legge è stata incoraggiata l’iniziativa locale e la pianificazione del territorio, e di conseguenza l’appoggio dello Stato a progetti locali, decentrati, che presuppongono la mobilitazione degli interlocutori coinvolti sul campo, con i quali lo Stato centrale francese stipula una sorta di contratto. In Francia il decentramento ha portato ad un rinnovamento e miglioramento della vita dei quartieri, della qualità degli “habitat” urbani e delle relazioni umane fra le persone residenti in un determinato territorio.
  
La creazione dei servizi sul territorio ha portato, secondo [[Robert Castel]], ad una trasformazione nella qualità dei servizi stessi, migliorando la governabilità, ovvero passando “da un dirigismo centralizzato, burocratico, tecnocratico a forme di riattivazione della [[democrazia]] locale e periferica.”  
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La creazione dei servizi sul territorio ha portato, secondo Robert Castel, ad una trasformazione nella qualità dei servizi stessi, migliorando la governabilità, ovvero passando “da un dirigismo centralizzato, burocratico, tecnocratico a forme di riattivazione della democrazia locale e periferica.”  
Il sociologo [[Jacques Donzelot]] ha chiamato questo processo “la nuova anima del pubblico”, nel sorgere di nuove forme di negoziazione tra gli attori e gli interlocutori dell’azione sociale. Secondo altri studiosi, il processo comporta invece un indebolimento dei poteri centrali dello stato che rinvia alle unità politico-amministrative locali il compito di gestire le crisi sul territorio secondo modelli di autogestione, la cui efficienza non è garantita.
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Il sociologo Jacques Donzelot ha chiamato questo processo “la nuova anima del pubblico”, nel sorgere di nuove forme di negoziazione tra gli attori e gli interlocutori dell’azione sociale. Secondo altri studiosi, il processo comporta invece un indebolimento dei poteri centrali dello stato che rinvia alle unità politico-amministrative locali il compito di gestire le crisi sul territorio secondo modelli di autogestione, la cui efficienza non è garantita.

Versione attuale delle 09:19, 25 ott 2023

Per Settore, in Francia, ci si riferisce al processo politico-amministrativo di riorganizzazione dei servizi di assistenza socio-sanitaria su chiave territoriale attuato nel paese transalpino con la Legge sul decentramento del 1982.

Grazie a tale legge è stata incoraggiata l’iniziativa locale e la pianificazione del territorio, e di conseguenza l’appoggio dello Stato a progetti locali, decentrati, che presuppongono la mobilitazione degli interlocutori coinvolti sul campo, con i quali lo Stato centrale francese stipula una sorta di contratto. In Francia il decentramento ha portato ad un rinnovamento e miglioramento della vita dei quartieri, della qualità degli “habitat” urbani e delle relazioni umane fra le persone residenti in un determinato territorio.

La creazione dei servizi sul territorio ha portato, secondo Robert Castel, ad una trasformazione nella qualità dei servizi stessi, migliorando la governabilità, ovvero passando “da un dirigismo centralizzato, burocratico, tecnocratico a forme di riattivazione della democrazia locale e periferica.”

Il sociologo Jacques Donzelot ha chiamato questo processo “la nuova anima del pubblico”, nel sorgere di nuove forme di negoziazione tra gli attori e gli interlocutori dell’azione sociale. Secondo altri studiosi, il processo comporta invece un indebolimento dei poteri centrali dello stato che rinvia alle unità politico-amministrative locali il compito di gestire le crisi sul territorio secondo modelli di autogestione, la cui efficienza non è garantita.