Differenze tra le versioni di "Psichiatria e società in Francois Tosquelles"
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Tosquelles fu direttamente coinvolto negli stravolgimenti politici della Spagna degli anni Trenta: appena diplomato egli riesce a combinare la militanza rivoluzionaria con la pratica terapeutica, durante la guerra civile, infatti, combatte nelle milizie antifasciste del POUM (Partito operaio di unificazione marxista) e allo stesso tempo cura militanti e medici ingaggiati nella resistenza spagnola. | Tosquelles fu direttamente coinvolto negli stravolgimenti politici della Spagna degli anni Trenta: appena diplomato egli riesce a combinare la militanza rivoluzionaria con la pratica terapeutica, durante la guerra civile, infatti, combatte nelle milizie antifasciste del POUM (Partito operaio di unificazione marxista) e allo stesso tempo cura militanti e medici ingaggiati nella resistenza spagnola. |
Versione delle 09:24, 6 ott 2022
François Tosquelles (1912-1994) è stato un importante psichiatra e psicanalista spagnolo naturalizzato francese. È stato uno dei fondatori della psicoterapia istituzionale.
Tosquelles fu direttamente coinvolto negli stravolgimenti politici della Spagna degli anni Trenta: appena diplomato egli riesce a combinare la militanza rivoluzionaria con la pratica terapeutica, durante la guerra civile, infatti, combatte nelle milizie antifasciste del POUM (Partito operaio di unificazione marxista) e allo stesso tempo cura militanti e medici ingaggiati nella resistenza spagnola.
Con l’ascesa al potere di Franco, Tosquelles si rifugia in Francia dove inizia a lavorare come psichiatra e responsabile medico nel campo profughi di Septfonds. Da questa esperienza fortemente positiva, Tosquelles nel 1940 verrà chiamato all’ospedale psichiatrico di Saint-Alban.
Presso l’ospedale di Saint-Alban, Tosquelles avvia un radicale processo di trasformazione terapeutica ed istituzionale: i malati che erano sottoposti a razionamento escono dall’ospedale ed aiutano i contadini del territorio in cambio di derrate alimentari. Attraverso ulteriori iniziative come i club terapeutici (delle assemblee in cui malati e medici si riunivano senza divisioni gerarchiche) e attività artistiche, Tosquelles, nel corso di vent’anni di lavoro (fino al 1962), riesce a cambiare radicalmente i rapporti tra malato, medico e territorio contribuendo al processo di deistituzionalizzazione.
Tosquelles ha concepito da subito la lotta politica anche nel campo della psichiatria. A livello teorico egli concepiva la pratica psichiatrica come un pragmatismo costituito dall’analisi concreta marxista, dal metodo fenomenologico e dalla psicoanalisi. Da rivoluzionario marxista, egli vuole rimettere in discussione le fondamenta ed i paradigmi del sistema capitalista. Ne consegue, contemporaneamente e non successivamente, la messa in discussione delle pratiche psichiatriche e dei rapporti di potere e proprietà radicati nell’ istituzione (Tosquelles dirà: «non si può curare qualcuno se l’istituzione stessa è malata»).
La lotta a tutte le forme di oppressione e contro ogni forma di violenza (Tosquelles fu condannato a morte prima dai franchisti e poi anche dagli stalinisti), la difesa della libertà e della propria identità catalana (e di tutte le identità) si sono perfettamente inserite nella sua pratica psichiatrica, che deve mettere in primo piano la soggettività del malato e del medico ed il loro rapporto.