Differenze tra le versioni di "Ugo Guarino"
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Nel campo della caricatura si ricordano le sue memorabili vignette a cominciare dalla serie della Siora Ici (con i suoi gatti) su la Cittadella, giornale umoristico di Trieste. | Nel campo della caricatura si ricordano le sue memorabili vignette a cominciare dalla serie della Siora Ici (con i suoi gatti) su la Cittadella, giornale umoristico di Trieste. | ||
Fra il 1963 e il 1967 ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti collaborando con l'ANSA nelle sezioni di cronaca d'arte e cronaca nera. A causa delle ristrettezze economiche in cui versava nel 1967 decise di ritornare in Italia a svolgere lavori di manutenzione presso i cantieri navali di Trieste e Muggia per la ditta ILNEA ricordando agli amici più intimi come dare colore alle chiglie delle navi fosse per lui attività pittorica tale da meritare il massimo impegno. | Fra il 1963 e il 1967 ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti collaborando con l'ANSA nelle sezioni di cronaca d'arte e cronaca nera. A causa delle ristrettezze economiche in cui versava nel 1967 decise di ritornare in Italia a svolgere lavori di manutenzione presso i cantieri navali di Trieste e Muggia per la ditta ILNEA ricordando agli amici più intimi come dare colore alle chiglie delle navi fosse per lui attività pittorica tale da meritare il massimo impegno. | ||
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Una mattina del 1968 fece il suo ingresso nell'azienda metalmeccanica F.lli Tebaldi di Monza e ebbe accesso al suo primo computer. In quel momento, dall’incontro con uno degli oggetti più importanti dello sviluppo tecnologico del periodo, iniziò per lui un importantissimo decennio creativo che lo porterà ad affrontare una profonda analisi evolutiva del concetto di automa o robot. Realizzerà poi sculture della serie Explorer, utilizzando materiali vari quali serbatoi per motocicletta con le caratteristiche di prodotti di design. | Una mattina del 1968 fece il suo ingresso nell'azienda metalmeccanica F.lli Tebaldi di Monza e ebbe accesso al suo primo computer. In quel momento, dall’incontro con uno degli oggetti più importanti dello sviluppo tecnologico del periodo, iniziò per lui un importantissimo decennio creativo che lo porterà ad affrontare una profonda analisi evolutiva del concetto di automa o robot. Realizzerà poi sculture della serie Explorer, utilizzando materiali vari quali serbatoi per motocicletta con le caratteristiche di prodotti di design. | ||
− | A partire dal 1972 ha collaborato con Franco Basaglia e ha realizzato tutta una serie di vignette sul trattamento dei “matti” che si affianca a quelle sul problema del controllo degli individui nella società moderna. | + | A partire dal 1972 ha collaborato con [[Franco Basaglia]] e ha realizzato tutta una serie di vignette sul trattamento dei “matti” che si affianca a quelle sul problema del controllo degli individui nella società moderna. |
Guarino è l’ideatore del “Collettivo Arcobaleno”, gruppo di pittura che crea all’interno dell’OPP i murales dai titoli “La libertà è terapeutica”, e “La verità è rivoluzionaria”, e del giornalino “847”, realizzato assieme ai degenti. | Guarino è l’ideatore del “Collettivo Arcobaleno”, gruppo di pittura che crea all’interno dell’OPP i murales dai titoli “La libertà è terapeutica”, e “La verità è rivoluzionaria”, e del giornalino “847”, realizzato assieme ai degenti. | ||
− | È inoltre autore di “Zitti e buoni!” (Feltrinelli 1979, con una prefazione di Franca Ongaro Basaglia), raccolta di disegni sulle violenze negli ospedali psichiatrici. | + | È inoltre autore di “Zitti e buoni!” (Feltrinelli 1979, con una prefazione di [[Franca Ongaro Basaglia]]), raccolta di disegni sulle violenze negli ospedali psichiatrici. |
Ha pubblicato periodicamente sul Corriere della Sera e per diverso tempo ha illustrato gli articoli di Indro Montanelli all'interno della rubrica La stanza di Montanelli. Durante il 2013 la città di Trieste ha programmato una rassegna a lui dedicata. | Ha pubblicato periodicamente sul Corriere della Sera e per diverso tempo ha illustrato gli articoli di Indro Montanelli all'interno della rubrica La stanza di Montanelli. Durante il 2013 la città di Trieste ha programmato una rassegna a lui dedicata. | ||
E’ morto a Milano il 2 maggio 2016. | E’ morto a Milano il 2 maggio 2016. | ||
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− | Silvia Magistrali, Francesca Tramma, L'alfabeto essenziale di Ugo Guarino, Corraini Edizioni | + | Silvia Magistrali, Francesca Tramma, ''L'alfabeto essenziale di Ugo Guarino'', Corraini Edizioni |
Versione attuale delle 08:22, 5 ott 2022
Ugo Guarino è nato a Trieste il 27 febbraio 1927. La sua formazione e crescita avvenne in un ambiente artistico e culturale ricco e variegato che si riuniva all’Acquedotto, appellativo mai caduto in disuso tra i triestini per chiamare quello che dagli anni Venti sarebbe stato ribattezzato Viale XX settembre. Nel campo della caricatura si ricordano le sue memorabili vignette a cominciare dalla serie della Siora Ici (con i suoi gatti) su la Cittadella, giornale umoristico di Trieste. Fra il 1963 e il 1967 ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti collaborando con l'ANSA nelle sezioni di cronaca d'arte e cronaca nera. A causa delle ristrettezze economiche in cui versava nel 1967 decise di ritornare in Italia a svolgere lavori di manutenzione presso i cantieri navali di Trieste e Muggia per la ditta ILNEA ricordando agli amici più intimi come dare colore alle chiglie delle navi fosse per lui attività pittorica tale da meritare il massimo impegno.
Una mattina del 1968 fece il suo ingresso nell'azienda metalmeccanica F.lli Tebaldi di Monza e ebbe accesso al suo primo computer. In quel momento, dall’incontro con uno degli oggetti più importanti dello sviluppo tecnologico del periodo, iniziò per lui un importantissimo decennio creativo che lo porterà ad affrontare una profonda analisi evolutiva del concetto di automa o robot. Realizzerà poi sculture della serie Explorer, utilizzando materiali vari quali serbatoi per motocicletta con le caratteristiche di prodotti di design.
A partire dal 1972 ha collaborato con Franco Basaglia e ha realizzato tutta una serie di vignette sul trattamento dei “matti” che si affianca a quelle sul problema del controllo degli individui nella società moderna. Guarino è l’ideatore del “Collettivo Arcobaleno”, gruppo di pittura che crea all’interno dell’OPP i murales dai titoli “La libertà è terapeutica”, e “La verità è rivoluzionaria”, e del giornalino “847”, realizzato assieme ai degenti. È inoltre autore di “Zitti e buoni!” (Feltrinelli 1979, con una prefazione di Franca Ongaro Basaglia), raccolta di disegni sulle violenze negli ospedali psichiatrici. Ha pubblicato periodicamente sul Corriere della Sera e per diverso tempo ha illustrato gli articoli di Indro Montanelli all'interno della rubrica La stanza di Montanelli. Durante il 2013 la città di Trieste ha programmato una rassegna a lui dedicata. E’ morto a Milano il 2 maggio 2016.
Bibliografia
Silvia Magistrali, Francesca Tramma, L'alfabeto essenziale di Ugo Guarino, Corraini Edizioni