Differenze tra le versioni di "Cooperativa Lavoratori Uniti "Franco Basaglia" (CLU)"

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La critica alla logica dell’ergoterapia e il lavoro gratuito degli internati nell’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Trieste viene affermata attraverso la costituzione di una cooperativa di lavoratori tra gli ospiti dell’Ospedale per restituire i diritti sociali, civili e politici alle persone, a partire da un salario per il proprio lavoro. La prima cooperativa sociale nata a Trieste è stata la Cooperativa Lavoratori Uniti (CLU), poi intitolata a “Franco Basaglia”. Venne fondata nel 1972 da un’idea collettiva e primo presidente è stato lo psicologo di lingua slovena Danilo Sedmak. Si occupa fin dalla sua istituzione di servizi di pulizie, legatoria, trasporti, lavanderia, cucina. La cooperativa è stata  presieduta nel tempo da Nerina Baldassare, Fabio Pitucco, Roberto Colapietro e Claudia Rolando. Oggi ne è presidente Ivan Brajnik.  
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La critica alla logica dell’ergoterapia e il lavoro gratuito degli internati nell’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Trieste viene affermata attraverso la costituzione di una cooperativa di lavoratori tra gli ospiti dell’Ospedale per restituire i diritti sociali, civili e politici alle persone, a partire da un salario per il proprio lavoro. La prima cooperativa sociale nata a Trieste è stata la Cooperativa Lavoratori Uniti (CLU), poi intitolata a “[[Franco Basaglia]]”. Venne fondata nel 1972 da un’idea collettiva e primo presidente è stato lo psicologo di lingua slovena Danilo Sedmak. Si occupa fin dalla sua istituzione di servizi di pulizie, legatoria, trasporti, lavanderia, cucina. La cooperativa è stata  presieduta nel tempo da Nerina Baldassare, Fabio Pitucco, Roberto Colapietro e Claudia Rolando. Oggi ne è presidente Ivan Brajnik.  
  
 
La CLU si prefigge lo scopo di tutelare le fasce più vulnerabili della società attraverso servizi di formazione e assunzione per persone provenienti da percorsi di disagio e svantaggio. Si impegna nell’erogazione di servizi di assistenza e cura nelle periferie, nei luoghi marginali e nei territori in difficoltà nel tentativo di produrre servizi ad alto contenuto relazionale e fare “rete” con esperienze del terzo settore, per produrre esternalità positive per la comunità.  
 
La CLU si prefigge lo scopo di tutelare le fasce più vulnerabili della società attraverso servizi di formazione e assunzione per persone provenienti da percorsi di disagio e svantaggio. Si impegna nell’erogazione di servizi di assistenza e cura nelle periferie, nei luoghi marginali e nei territori in difficoltà nel tentativo di produrre servizi ad alto contenuto relazionale e fare “rete” con esperienze del terzo settore, per produrre esternalità positive per la comunità.  
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“S’inaugura un capitolo che porta ad una visione estremamente dialettica tra il dentro ed il fuori, dove il dentro non è riferito al dentro di un’istituzione chiusa, ma al dentro di noi; e il fuori al fuori di noi” (Franco Basaglia).
 
“S’inaugura un capitolo che porta ad una visione estremamente dialettica tra il dentro ed il fuori, dove il dentro non è riferito al dentro di un’istituzione chiusa, ma al dentro di noi; e il fuori al fuori di noi” (Franco Basaglia).
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La critica alla logica dell’ergoterapia e il lavoro gratuito degli internati nell’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Trieste viene affermata attraverso la costituzione di una cooperativa di lavoratori tra gli ospiti dell’Ospedale per restituire i diritti sociali, civili e politici alle persone, a partire da un salario per il proprio lavoro. La prima cooperativa sociale nata a Trieste è stata la Cooperativa Lavoratori Uniti (CLU), poi intitolata a “Franco Basaglia”. Venne fondata nel 1972 da un’idea collettiva e il primo presidente è stato lo psicologo di lingua slovena Danilo Sedmak. Si occupa fin dalla sua istituzione di servizi di pulizie, legatoria, trasporti, lavanderia, cucina. La cooperativa è stata  presieduta nel tempo da Nerina Baldassare, Fabio Pitucco, Roberto Colapietro e Claudia Rolando. Oggi ne è presidente Ivan Brajnik.
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La CLU si prefigge lo scopo di tutelare le fasce più vulnerabili della società attraverso servizi di formazione e assunzione per persone provenienti da percorsi di disagio e svantaggio. Si impegna nell’erogazione di servizi di assistenza e cura nelle periferie, nei luoghi marginali e nei territori in difficoltà nel tentativo di produrre servizi ad alto contenuto relazionale e fare “rete” con esperienze del terzo settore, per produrre esternalità positive per la comunità.
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Oggi per le cooperative sociali il problema è gestire le regole del mercato sempre più ferree, eppure ancora oggi la CLU persegue gli obiettivi di democrazia, mutualità e contrasto alle diseguaglianze sociali che l’hanno fondata.
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Nel 2023 la CLU ha festeggiato i suoi primi 50 anni di vita.
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“S’inaugura un capitolo che porta ad una visione estremamente dialettica tra il dentro ed il fuori, dove il dentro non è riferito al dentro di un’istituzione chiusa, ma al dentro di noi; e il fuori al fuori di noi” (Franco Basaglia).
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Versione attuale delle 10:32, 23 ott 2023

La critica alla logica dell’ergoterapia e il lavoro gratuito degli internati nell’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Trieste viene affermata attraverso la costituzione di una cooperativa di lavoratori tra gli ospiti dell’Ospedale per restituire i diritti sociali, civili e politici alle persone, a partire da un salario per il proprio lavoro. La prima cooperativa sociale nata a Trieste è stata la Cooperativa Lavoratori Uniti (CLU), poi intitolata a “Franco Basaglia”. Venne fondata nel 1972 da un’idea collettiva e primo presidente è stato lo psicologo di lingua slovena Danilo Sedmak. Si occupa fin dalla sua istituzione di servizi di pulizie, legatoria, trasporti, lavanderia, cucina. La cooperativa è stata  presieduta nel tempo da Nerina Baldassare, Fabio Pitucco, Roberto Colapietro e Claudia Rolando. Oggi ne è presidente Ivan Brajnik.

La CLU si prefigge lo scopo di tutelare le fasce più vulnerabili della società attraverso servizi di formazione e assunzione per persone provenienti da percorsi di disagio e svantaggio. Si impegna nell’erogazione di servizi di assistenza e cura nelle periferie, nei luoghi marginali e nei territori in difficoltà nel tentativo di produrre servizi ad alto contenuto relazionale e fare “rete” con esperienze del terzo settore, per produrre esternalità positive per la comunità.

Oggi per le cooperative sociali il problema è gestire le regole del mercato sempre più ferree, eppure ancora oggi la CLU persegue gli obiettivi di democrazia, mutualità e contrasto alle diseguaglianze sociali che l’hanno fondata.

“S’inaugura un capitolo che porta ad una visione estremamente dialettica tra il dentro ed il fuori, dove il dentro non è riferito al dentro di un’istituzione chiusa, ma al dentro di noi; e il fuori al fuori di noi” (Franco Basaglia).

La critica alla logica dell’ergoterapia e il lavoro gratuito degli internati nell’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Trieste viene affermata attraverso la costituzione di una cooperativa di lavoratori tra gli ospiti dell’Ospedale per restituire i diritti sociali, civili e politici alle persone, a partire da un salario per il proprio lavoro. La prima cooperativa sociale nata a Trieste è stata la Cooperativa Lavoratori Uniti (CLU), poi intitolata a “Franco Basaglia”. Venne fondata nel 1972 da un’idea collettiva e il primo presidente è stato lo psicologo di lingua slovena Danilo Sedmak. Si occupa fin dalla sua istituzione di servizi di pulizie, legatoria, trasporti, lavanderia, cucina. La cooperativa è stata  presieduta nel tempo da Nerina Baldassare, Fabio Pitucco, Roberto Colapietro e Claudia Rolando. Oggi ne è presidente Ivan Brajnik.

La CLU si prefigge lo scopo di tutelare le fasce più vulnerabili della società attraverso servizi di formazione e assunzione per persone provenienti da percorsi di disagio e svantaggio. Si impegna nell’erogazione di servizi di assistenza e cura nelle periferie, nei luoghi marginali e nei territori in difficoltà nel tentativo di produrre servizi ad alto contenuto relazionale e fare “rete” con esperienze del terzo settore, per produrre esternalità positive per la comunità.

Oggi per le cooperative sociali il problema è gestire le regole del mercato sempre più ferree, eppure ancora oggi la CLU persegue gli obiettivi di democrazia, mutualità e contrasto alle diseguaglianze sociali che l’hanno fondata.

Nel 2023 la CLU ha festeggiato i suoi primi 50 anni di vita.

“S’inaugura un capitolo che porta ad una visione estremamente dialettica tra il dentro ed il fuori, dove il dentro non è riferito al dentro di un’istituzione chiusa, ma al dentro di noi; e il fuori al fuori di noi” (Franco Basaglia).



Bibliografia

Giovanna Gallio, Io, la Clu, edizioni e, 1997

Link

https://bit.ly/3ojCLU