Differenze tra le versioni di "Peer support"
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Il Peer Support, sostegno tra pari in italiano, è una pratica di cura e protagonismo in quanto realizza un aiuto e un ascolto tra soggetti che vivono il disagio mentale sullo stesso livello, al di là delle gerarchie e delle tecniche psicoterapiche. Permette a persone con esperienza diretta di condividere le proprie conoscenze, i propri percorsi e portare aiuto emotivo, sociale o pratico all’altro, coinvolgendo sostenitori formati come anche persone pari senza formazione. Il sostegno tra pari si sviluppa attraverso l’ascolto riflessivo su contenuti e sentimenti, come anche nel tutoraggio e nella consulenza su dinamiche sociali e personali quotidiane. | Il Peer Support, sostegno tra pari in italiano, è una pratica di cura e protagonismo in quanto realizza un aiuto e un ascolto tra soggetti che vivono il disagio mentale sullo stesso livello, al di là delle gerarchie e delle tecniche psicoterapiche. Permette a persone con esperienza diretta di condividere le proprie conoscenze, i propri percorsi e portare aiuto emotivo, sociale o pratico all’altro, coinvolgendo sostenitori formati come anche persone pari senza formazione. Il sostegno tra pari si sviluppa attraverso l’ascolto riflessivo su contenuti e sentimenti, come anche nel tutoraggio e nella consulenza su dinamiche sociali e personali quotidiane. | ||
− | L’esperienza del peer support ha a che fare non tanto con il fare qualcosa assieme, quindi nel regno del “dover-essere”, ma proprio contrario nell’ispirazione dello stare assieme, nell”’essere”. Il sostegno tra pari è distinto da altre forme di sostegno sociale in quanto la fonte di sostegno è un pari, una persona che è sostanzialmente affine al destinatario del sostegno; il loro rapporto è di uguaglianza, nella condivisione di strumenti per affrontare percorsi di emancipazione all’interno di contesti in cui fragilità ed esclusione sono troppo spesso tra loro legate. Un pari è in grado di offrire supporto in virtù di un’esperienza rilevante: lui o lei “è stato lì, l’ha fatto” e può relazionarsi con altri che ora si trovano in una situazione simile. | + | |
− | L’esperienza di peer support a Trieste in passato si è sviluppata presso il Club Zyp di via delle Beccherie, a partire dalla fine degli anni Duemila con finanziamenti regionali per i progetti di formazione e ha portato anche al miglioramento degli ambienti, tra gli altri, del Centro di Salute Mentale di Domio. Oggi il sostegno tra pari a Trieste viene realizzato dalla cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale. | + | L’esperienza del peer support ha a che fare non tanto con il fare qualcosa assieme, quindi nel regno del “dover-essere”, ma proprio contrario nell’ispirazione dello stare assieme, nell”’essere”. Il sostegno tra pari è distinto da altre forme di sostegno sociale in quanto la fonte di sostegno è un pari, una persona che è sostanzialmente affine al destinatario del sostegno; il loro rapporto è di uguaglianza, nella condivisione di strumenti per affrontare percorsi di emancipazione all’interno di contesti in cui fragilità ed esclusione sono troppo spesso tra loro legate. Un pari è in grado di offrire supporto in virtù di un’esperienza rilevante: lui o lei “è stato lì, l’ha fatto” e può relazionarsi con altri che ora si trovano in una situazione simile. |
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+ | L’esperienza di peer support a Trieste in passato si è sviluppata presso il Club Zyp di via delle Beccherie, a partire dalla fine degli anni Duemila con finanziamenti regionali per i progetti di formazione e ha portato anche al miglioramento degli ambienti, tra gli altri, del [[Centro di Salute Mentale di Domio]]. Oggi il sostegno tra pari a Trieste viene realizzato dalla cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale. |
Versione attuale delle 10:39, 4 ott 2022
Il Peer Support, sostegno tra pari in italiano, è una pratica di cura e protagonismo in quanto realizza un aiuto e un ascolto tra soggetti che vivono il disagio mentale sullo stesso livello, al di là delle gerarchie e delle tecniche psicoterapiche. Permette a persone con esperienza diretta di condividere le proprie conoscenze, i propri percorsi e portare aiuto emotivo, sociale o pratico all’altro, coinvolgendo sostenitori formati come anche persone pari senza formazione. Il sostegno tra pari si sviluppa attraverso l’ascolto riflessivo su contenuti e sentimenti, come anche nel tutoraggio e nella consulenza su dinamiche sociali e personali quotidiane.
L’esperienza del peer support ha a che fare non tanto con il fare qualcosa assieme, quindi nel regno del “dover-essere”, ma proprio contrario nell’ispirazione dello stare assieme, nell”’essere”. Il sostegno tra pari è distinto da altre forme di sostegno sociale in quanto la fonte di sostegno è un pari, una persona che è sostanzialmente affine al destinatario del sostegno; il loro rapporto è di uguaglianza, nella condivisione di strumenti per affrontare percorsi di emancipazione all’interno di contesti in cui fragilità ed esclusione sono troppo spesso tra loro legate. Un pari è in grado di offrire supporto in virtù di un’esperienza rilevante: lui o lei “è stato lì, l’ha fatto” e può relazionarsi con altri che ora si trovano in una situazione simile.
L’esperienza di peer support a Trieste in passato si è sviluppata presso il Club Zyp di via delle Beccherie, a partire dalla fine degli anni Duemila con finanziamenti regionali per i progetti di formazione e ha portato anche al miglioramento degli ambienti, tra gli altri, del Centro di Salute Mentale di Domio. Oggi il sostegno tra pari a Trieste viene realizzato dalla cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale.