Differenze tra le versioni di "L'Ospedale Psichiatrico Giudiziario"
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− | Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), in Italia, erano una categoria di istituti annoverabili tra le case di reclusione che a metà degli anni settanta sostituirono i vecchi manicomi criminali. Sono stati aboliti nel 2013, ma chiusi definitivamente il 31 marzo 2015, sostituiti dalle Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (R.E.M.S.). | + | Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), in Italia, erano una categoria di istituti annoverabili tra le case di reclusione che a metà degli anni settanta sostituirono i vecchi manicomi criminali. Sono stati aboliti nel 2013, ma chiusi definitivamente il 31 marzo 2015, sostituiti dalle [[REMS|Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza]] (R.E.M.S.). |
− | A partire dalla seconda metà del XIX secolo cominciò ad emergere l’idea di creare delle istituzioni destinate ai cosiddetti “folli rei”, soggetti che avevano commesso un reato in stato di assoluta follia e che non potevano rispondere della loro condotta delittuosa in quanto l’irrogazione di una pena in senso stretto era necessariamente collegata alla consapevolezza e colpevolezza del reo. | + | A partire dalla seconda metà del XIX secolo cominciò ad emergere l’idea di creare delle istituzioni destinate ai cosiddetti “folli rei”, soggetti che avevano commesso un reato in stato di assoluta follia e che non potevano rispondere della loro condotta delittuosa in quanto l’irrogazione di una pena in senso stretto era necessariamente collegata alla consapevolezza e colpevolezza del reo. Gli esponenti della scuola Positiva (primo fra tutti Cesare Lombroso) proposero l’istituzione di appositi manicomi criminali sul modello di quelli già creati in Inghilterra a partire dal secolo precedente, istituzioni capaci di eliminare dalla società i soggetti ritenuti irrecuperabili ed eventualmente curare quelli per i quali poteva prevedersi una riabilitazione. Si immaginava, così, un’istituzione con direzione medica e personale carcerario a metà tra una struttura per folli e una per delinquenti, tra cura e custodia, tra medicina e giustizia. |
− | Gli esponenti della scuola Positiva (primo fra tutti Cesare Lombroso) proposero l’istituzione di appositi manicomi criminali sul modello di quelli già creati in Inghilterra a partire dal secolo precedente, istituzioni capaci di eliminare dalla società i soggetti ritenuti irrecuperabili ed eventualmente curare quelli per i quali poteva prevedersi una riabilitazione. Si immaginava, così, un’istituzione con direzione medica e personale carcerario a metà tra una struttura per folli e una per delinquenti, tra cura e custodia, tra medicina e giustizia. | + | |
La prima norma a disporre il ricovero coattivo all'interno dei manicomi è stata la legge 14 febbraio 1904, n. 36. La vera svolta, tuttavia, avvenne con l’approvazione del Codice Rocco nel 1930 che istituzionalizzò il ricorso al manicomio giudiziario quale misura di sicurezza da disporsi sempre nei confronti dell’imputato prosciolto per infermità psichica. | La prima norma a disporre il ricovero coattivo all'interno dei manicomi è stata la legge 14 febbraio 1904, n. 36. La vera svolta, tuttavia, avvenne con l’approvazione del Codice Rocco nel 1930 che istituzionalizzò il ricorso al manicomio giudiziario quale misura di sicurezza da disporsi sempre nei confronti dell’imputato prosciolto per infermità psichica. | ||
Il 17 gennaio 2012 la Commissione giustizia del Senato ha approvato all'unanimità l'emendamento per la chiusura definitiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari entro il 31 marzo 2013. Il decreto legge 25 marzo 2013 n. 24 ha poi prorogato tale chiusura al 1º aprile 2014. Ancora una volta, tuttavia, il termine originariamente disposto non è stato rispettato, e lo stesso 1º aprile il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha promulgato "con estremo rammarico" un decreto legge che fissa al 30 aprile 2015 la data entro la quale dovranno essere chiuse queste strutture. Il decreto legge 31 marzo 2014, n. 52 - convertito in legge 30 maggio 2014, n. 81- ne ha disposto un'ultima proroga sino al 31 marzo 2015. | Il 17 gennaio 2012 la Commissione giustizia del Senato ha approvato all'unanimità l'emendamento per la chiusura definitiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari entro il 31 marzo 2013. Il decreto legge 25 marzo 2013 n. 24 ha poi prorogato tale chiusura al 1º aprile 2014. Ancora una volta, tuttavia, il termine originariamente disposto non è stato rispettato, e lo stesso 1º aprile il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha promulgato "con estremo rammarico" un decreto legge che fissa al 30 aprile 2015 la data entro la quale dovranno essere chiuse queste strutture. Il decreto legge 31 marzo 2014, n. 52 - convertito in legge 30 maggio 2014, n. 81- ne ha disposto un'ultima proroga sino al 31 marzo 2015. | ||
Ai sensi del decreto legge n. 211/2011, convertito in legge n. 9/2012, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari sono stati sostituiti dalle Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (R.E.M.S.). | Ai sensi del decreto legge n. 211/2011, convertito in legge n. 9/2012, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari sono stati sostituiti dalle Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (R.E.M.S.). | ||
Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari in Italia, prima della loro chiusura, erano cinque: Aversa (Caserta, Campania); Barcellona Pozzo di Gotto (Messina, Sicilia); Castiglione delle Stiviere (Mantova, Lombardia); Montelupo Fiorentino (Firenze); Sant’Eframo (Napoli); Reggio Emilia (Emilia-Romagna). | Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari in Italia, prima della loro chiusura, erano cinque: Aversa (Caserta, Campania); Barcellona Pozzo di Gotto (Messina, Sicilia); Castiglione delle Stiviere (Mantova, Lombardia); Montelupo Fiorentino (Firenze); Sant’Eframo (Napoli); Reggio Emilia (Emilia-Romagna). |
Versione attuale delle 10:10, 13 ott 2022
Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), in Italia, erano una categoria di istituti annoverabili tra le case di reclusione che a metà degli anni settanta sostituirono i vecchi manicomi criminali. Sono stati aboliti nel 2013, ma chiusi definitivamente il 31 marzo 2015, sostituiti dalle Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (R.E.M.S.). A partire dalla seconda metà del XIX secolo cominciò ad emergere l’idea di creare delle istituzioni destinate ai cosiddetti “folli rei”, soggetti che avevano commesso un reato in stato di assoluta follia e che non potevano rispondere della loro condotta delittuosa in quanto l’irrogazione di una pena in senso stretto era necessariamente collegata alla consapevolezza e colpevolezza del reo. Gli esponenti della scuola Positiva (primo fra tutti Cesare Lombroso) proposero l’istituzione di appositi manicomi criminali sul modello di quelli già creati in Inghilterra a partire dal secolo precedente, istituzioni capaci di eliminare dalla società i soggetti ritenuti irrecuperabili ed eventualmente curare quelli per i quali poteva prevedersi una riabilitazione. Si immaginava, così, un’istituzione con direzione medica e personale carcerario a metà tra una struttura per folli e una per delinquenti, tra cura e custodia, tra medicina e giustizia.
La prima norma a disporre il ricovero coattivo all'interno dei manicomi è stata la legge 14 febbraio 1904, n. 36. La vera svolta, tuttavia, avvenne con l’approvazione del Codice Rocco nel 1930 che istituzionalizzò il ricorso al manicomio giudiziario quale misura di sicurezza da disporsi sempre nei confronti dell’imputato prosciolto per infermità psichica. Il 17 gennaio 2012 la Commissione giustizia del Senato ha approvato all'unanimità l'emendamento per la chiusura definitiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari entro il 31 marzo 2013. Il decreto legge 25 marzo 2013 n. 24 ha poi prorogato tale chiusura al 1º aprile 2014. Ancora una volta, tuttavia, il termine originariamente disposto non è stato rispettato, e lo stesso 1º aprile il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha promulgato "con estremo rammarico" un decreto legge che fissa al 30 aprile 2015 la data entro la quale dovranno essere chiuse queste strutture. Il decreto legge 31 marzo 2014, n. 52 - convertito in legge 30 maggio 2014, n. 81- ne ha disposto un'ultima proroga sino al 31 marzo 2015. Ai sensi del decreto legge n. 211/2011, convertito in legge n. 9/2012, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari sono stati sostituiti dalle Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (R.E.M.S.). Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari in Italia, prima della loro chiusura, erano cinque: Aversa (Caserta, Campania); Barcellona Pozzo di Gotto (Messina, Sicilia); Castiglione delle Stiviere (Mantova, Lombardia); Montelupo Fiorentino (Firenze); Sant’Eframo (Napoli); Reggio Emilia (Emilia-Romagna).