Differenze tra le versioni di "Franca Ongaro Basaglia"
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− | Franca Ongaro (Venezia, 15 settembre 1928 – Venezia, 13 gennaio 2005) è stata un'attivista e politica italiana e, assieme al marito Franco Basaglia, tra i protagonisti del movimento della Psichiatria Democratica. | + | Franca Ongaro (Venezia, 15 settembre 1928 – Venezia, 13 gennaio 2005) è stata un'attivista e politica italiana e, assieme al marito [[Franco Basaglia]], tra i protagonisti del movimento della [[Psichiatria Democratica]]. |
I suoi primi interessi si rivolsero prevalentemente alla letteratura (era sorella dello scrittore Alberto Ongaro) e pubblicò diversi racconti per l'infanzia, nonché una riduzione dell'Odissea (illustrata da Hugo Pratt) e un'altra del romanzo Piccole donne, sul Corriere dei Piccoli, negli anni tra il 1959 e il 1963. | I suoi primi interessi si rivolsero prevalentemente alla letteratura (era sorella dello scrittore Alberto Ongaro) e pubblicò diversi racconti per l'infanzia, nonché una riduzione dell'Odissea (illustrata da Hugo Pratt) e un'altra del romanzo Piccole donne, sul Corriere dei Piccoli, negli anni tra il 1959 e il 1963. | ||
− | La conoscenza di Franco Basaglia, che divenne suo marito nel 1953, e che nell'ospedale psichiatrico di Gorizia avrebbe iniziato la "rivoluzione psichiatrica" nella seconda parte degli anni sessanta, cambiò la sua vocazione come donna e come scrittrice. I due ebbero nel 1953 il figlio Enrico e nel 1954 la figlia Alberta, laureata in psicologia. Con Basaglia e con il gruppo di psichiatri e intellettuali che si radunò attorno a loro, scrisse, curò e tradusse i testi che saranno la testimonianza documentaria del lavoro di apertura che, da Gorizia, portò, nel corso degli anni, alla Legge 180. | + | |
− | La sua produzione, personale o in coppia con Basaglia, si estese a tematiche di carattere filosofico e sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, la bioetica, la condizione della donna, le pratiche di trasformazione delle istituzioni. | + | La conoscenza di Franco Basaglia, che divenne suo marito nel 1953, e che nell'ospedale psichiatrico di Gorizia avrebbe iniziato la "rivoluzione psichiatrica" nella seconda parte degli anni sessanta, cambiò la sua vocazione come donna e come scrittrice. I due ebbero nel 1953 il figlio Enrico e nel 1954 la figlia Alberta, laureata in psicologia. Con Basaglia e con il gruppo di psichiatri e intellettuali che si radunò attorno a loro, scrisse, curò e tradusse i testi che saranno la testimonianza documentaria del lavoro di apertura che, da Gorizia, portò, nel corso degli anni, alla Legge 180. La sua produzione, personale o in coppia con Basaglia, si estese a tematiche di carattere filosofico e sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, la bioetica, la condizione della donna, le pratiche di trasformazione delle istituzioni. |
− | Dopo la morte del marito, avvenuta improvvisamente nel 1980, ne raccolse l'eredità, continuando, soprattutto a livello politico, la lotta per l'umanizzazione della medicina psichiatrica. Dal 1983 al 1992 fu, per due legislature, senatrice della Sinistra Indipendente, e in questa veste fu leader della battaglia parlamentare e culturale per l'applicazione della Legge 180, da cui scaturì il testo base del primo Progetto obiettivo salute mentale (1989). Collaborò anche alla stesura delle varie disposizioni regionali che hanno diffuso maggiormente la cultura dell'accoglienza del malato psichiatrico nelle più diverse zone del Paese. | + | |
− | Nel 2011 la città di Trieste ha intitolato a Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia il teatro dell'ex Ospedale Psichiatrico. | + | Dopo la morte del marito, avvenuta improvvisamente nel 1980, ne raccolse l'eredità, continuando, soprattutto a livello politico, la lotta per l'umanizzazione della medicina psichiatrica. Dal 1983 al 1992 fu, per due legislature, senatrice della Sinistra Indipendente, e in questa veste fu leader della battaglia parlamentare e culturale per l'applicazione della [[Legge 180 del 1978|Legge 180]], da cui scaturì il testo base del primo Progetto obiettivo salute mentale (1989). Collaborò anche alla stesura delle varie disposizioni regionali che hanno diffuso maggiormente la cultura dell'accoglienza del malato psichiatrico nelle più diverse zone del Paese. Nel 2011 la città di Trieste ha intitolato a Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia il teatro dell'ex Ospedale Psichiatrico. |
Bibliografia | Bibliografia | ||
− | Le parole della medicina, Einaudi, Torino (1979) | + | |
− | Salute/malattia, Einaudi, Torino (1982) | + | ''Le parole della medicina'', Einaudi, Torino (1979) |
− | Manicomio perché?, Emme Edizioni, Milano (1982) | + | |
− | Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano (1982) | + | ''Salute/malattia'', Einaudi, Torino (1982) |
− | Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo, Editori Riuniti, Roma (1987) | + | |
− | Eutanasia, in "Democrazia e Diritto", nn. 4-5 (1988) | + | ''Manicomio perché?'', Emme Edizioni, Milano (1982) |
− | Eutanasia. Libertà di scelta e limiti del consenso, in Dameno, Roberta e Verga, Massimiliano (a cura di) | + | |
+ | ''Una voce: riflessioni sulla donna'', Il Saggiatore, Milano (1982) | ||
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+ | ''Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo'', Editori Riuniti, Roma (1987) | ||
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+ | ''Eutanasia'', in "Democrazia e Diritto", nn. 4-5 (1988) | ||
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+ | ''Eutanasia. Libertà di scelta e limiti del consenso'', in Dameno, Roberta e Verga, Massimiliano (a cura di) | ||
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+ | ''Finzioni e utopie. Diritto e diritti nella società contemporanea'', Guerrini, Milano (2001) | ||
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Con Franco Basaglia | Con Franco Basaglia | ||
− | Che cos'è la psichiatria, Einaudi, Torino (1967) | + | |
− | L'istituzione negata, Einaudi, Torino (1968) | + | ''Che cos'è la psichiatria'', Einaudi, Torino (1967) |
− | Morire di classe, Einaudi, Torino (1969) | + | |
− | La maggioranza deviante, Einaudi, Torino (1971) | + | ''L'istituzione negata'', Einaudi, Torino (1968) |
− | Crimini di pace, Einaudi, Torino (1975) | + | |
+ | ''Morire di classe'', Einaudi, Torino (1969) | ||
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+ | ''La maggioranza deviante'', Einaudi, Torino (1971) | ||
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+ | ''Crimini di pace'', Einaudi, Torino (1975) |
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Franca Ongaro (Venezia, 15 settembre 1928 – Venezia, 13 gennaio 2005) è stata un'attivista e politica italiana e, assieme al marito Franco Basaglia, tra i protagonisti del movimento della Psichiatria Democratica. I suoi primi interessi si rivolsero prevalentemente alla letteratura (era sorella dello scrittore Alberto Ongaro) e pubblicò diversi racconti per l'infanzia, nonché una riduzione dell'Odissea (illustrata da Hugo Pratt) e un'altra del romanzo Piccole donne, sul Corriere dei Piccoli, negli anni tra il 1959 e il 1963.
La conoscenza di Franco Basaglia, che divenne suo marito nel 1953, e che nell'ospedale psichiatrico di Gorizia avrebbe iniziato la "rivoluzione psichiatrica" nella seconda parte degli anni sessanta, cambiò la sua vocazione come donna e come scrittrice. I due ebbero nel 1953 il figlio Enrico e nel 1954 la figlia Alberta, laureata in psicologia. Con Basaglia e con il gruppo di psichiatri e intellettuali che si radunò attorno a loro, scrisse, curò e tradusse i testi che saranno la testimonianza documentaria del lavoro di apertura che, da Gorizia, portò, nel corso degli anni, alla Legge 180. La sua produzione, personale o in coppia con Basaglia, si estese a tematiche di carattere filosofico e sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, la bioetica, la condizione della donna, le pratiche di trasformazione delle istituzioni.
Dopo la morte del marito, avvenuta improvvisamente nel 1980, ne raccolse l'eredità, continuando, soprattutto a livello politico, la lotta per l'umanizzazione della medicina psichiatrica. Dal 1983 al 1992 fu, per due legislature, senatrice della Sinistra Indipendente, e in questa veste fu leader della battaglia parlamentare e culturale per l'applicazione della Legge 180, da cui scaturì il testo base del primo Progetto obiettivo salute mentale (1989). Collaborò anche alla stesura delle varie disposizioni regionali che hanno diffuso maggiormente la cultura dell'accoglienza del malato psichiatrico nelle più diverse zone del Paese. Nel 2011 la città di Trieste ha intitolato a Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia il teatro dell'ex Ospedale Psichiatrico.
Bibliografia
Le parole della medicina, Einaudi, Torino (1979)
Salute/malattia, Einaudi, Torino (1982)
Manicomio perché?, Emme Edizioni, Milano (1982)
Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano (1982)
Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo, Editori Riuniti, Roma (1987)
Eutanasia, in "Democrazia e Diritto", nn. 4-5 (1988)
Eutanasia. Libertà di scelta e limiti del consenso, in Dameno, Roberta e Verga, Massimiliano (a cura di)
Finzioni e utopie. Diritto e diritti nella società contemporanea, Guerrini, Milano (2001)
Con Franco Basaglia
Che cos'è la psichiatria, Einaudi, Torino (1967)
L'istituzione negata, Einaudi, Torino (1968)
Morire di classe, Einaudi, Torino (1969)
La maggioranza deviante, Einaudi, Torino (1971)
Crimini di pace, Einaudi, Torino (1975)